Norcia, il terremoto visto dai bambini.
Angela, quarant’anni appena compiuti, viveva a Castelluccio di Norcia ma il terremoto del 30 ottobre 2016 ha fatto a pezzi anche la sua ludoteca in cui era insieme ai bambini che ha tratto in salvo, tutti incolumi.
I primi mesi dopo il sisma li ha trascorsi ad Acquasparta dalla madre, fino a quando ad aprile ha deciso di tornare a Norcia. Sentiva, mi racconta, che era il momento di ricominciare e di riprendere in mano la propria vita, da ciò che più amava al mondo, i bambini.
Così ha intrapreso un progetto sul saltarello, un antico ballo popolare. Il successo del progetto e dello spettacolo che ne è venuto fuori, a giugno, le hanno dato la spinta per continuare ad avviare dei laboratori per bambini.
E proprio loro, i bambini, le hanno chiesto di parlare del sisma e lei invece di usare le parole ha deciso di compiere con loro un’esperienza artistica che li potesse aiutare a elaborare l’esperienza del terremoto.
Tutte esperienze che sono state possibili soprattutto grazie agli spazi messi a disposizione dai Montanari testoni, all’interno del container in cui l’associazione nata dopo il sisma tiene le proprie attività socioculturali a Norcia.
Carla Cantore