Carla CANTORE
Foto - Arteterapeuta | Curatrice
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NEL BLU DIPINTO DI BLU_ PROGETTO/MOSTRA

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Inaugurazione della progetto/installazione NEL BLU DIPINTO DI BLU promosso dalla Associazione A.Ma.Sa.M., che svolge dal 1997 importanti e svariate attività nell’ambito della salute mentale nella persona della Presidente Lucia D’Antona il 10 settembre 2021 ore 18,30 presso Arti Visive Gallery condotto dall’arteterapeuta Carla Cantore, coadiuvato dalle volontarie della associazione: Maria Teresa Cirillo, Giovanna D’Agostino, Grazia Po, Mariella Rago, Anna Silvestro e Ester Esposito Vingiano; svoltosi presso la sede della associazione dal 28 gennaio fino al 27 maggio 2021.
L’esposizione curata in collaborazione con il Matera International Photography e con Arti Visive Gallery, sarà inaugurata in tutta sicurezza e osservando tutte le precauzioni legate alle disposizioni anti Covid-19.
Il progetto ha portato alla realizzazione di meravigliose opere da parte dei partecipanti: Angelo, Claudia, Cosimo, Francesco, Giorgia, Lino, Luciana, Maria, Michele, Nunzio, Rosa S., Rosa V.,Santina e Sara; i quali sono riusciti a trasformare il materiale fornito dall’arteterapeuta durante i vari incontri, in qualcosa di originale e personale, esprimendo sempre la loro interiorità e la loro personale voce.
Hanno attraversato diverse emozioni e le hanno raccontate utilizzando i diversi linguaggi artistici: foto collage, il disegno, la pittura, la poesia e la scrittura poetica con il Metodo Caviardage® di Tina Festa.

La mostra sabato 25 e domenica 26 settembre rientra nelle GEP - Giornate Europee del Patrimonio, consolidata iniziativa europea promossa dal Ministero della Cultura e coordinata dal Polo Museale della Basilicata in considerazione del tema di quest’anno l’inclusione: un invito e spunto per riflettere sulla partecipazione al patrimonio culturale estesa a tutti i cittadini. Lo slogan “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi” è la traduzione di “Heritage: All inclusive” scelto dal Consiglio d’Europa.

All’inaugurazione saranno presenti: la Presidente dell’Associazione Lucia D’Antona e le volontarie, i soci, gli autori Angelo, Cosimo, Francesco, Giorgia, Lino, Luciana, Maria, Michele, Nunzio, Rosa S., Rosa V., Santina e Sara, l’arteterapeuta Carla Cantore, il Direttore della Residenza Brancaccio Luca Iacovone e il rappresentante della Comunità Alloggio Gino Masciullo (Casa Famiglia) Samanta Fusiello.

Inoltre l’associazione A.Ma.Sa.M. ringrazia la Comunità Alloggio Gino Masciullo (Casa Famiglia) e la Residenza Brancaccio in quanto alcuni dei partecipanti sono loro ospiti, Geo Coretti – Blu Video, Arti Visive Gallery e il Matera International Photography.

La mostra resterà aperta dal 11 al 26 settembre 2021 dalle ore 10 alle 12,30 e dalle ore 17,30 alle 20,00

INGRESSO LIBERO


MOSTRA-PROGETTO IL SÉ LATENTE NEI FOTOGRAMMI DELLA NOSTRA ESISTENZ

Venerdì 18 giugno 2021 ore 18,00 sarà inaugurata presso Arti Visive Gallery la mostra in tutta sicurezza e osservando tutte le precauzioni legate alle disposizioni anti Covid-19

"IL SÉ LATENTE NEI FOTOGRAMMI DELLA NOSTRA ESISTENZA"

a completamento del progetto promosso e sostenuto dall’Associazione A.Ma.Sa.M., che svolge dal 1997 importanti e svariate attività nell’ambito della salute mentale nella persona della Presidente Lucia D’Antona coadiuvato dalle volontarie Maria Teresa Cirillo, Giovanna D’Agostino, Nunzia Di Marsico, Bruna Losignore, Mariella Rago e Ester Esposito Vingiano
ideato e condotto dall’arteterapeuta Carla Cantore, che vede protagonisti nove autori:

Angelo, Cosimo, Giorgia, Lino, Luciana, Maria Lucia, Roberto, Santa e Santina

i quali hanno realizzato opere utilizzando diversi mediatori artistici come il disegno, il fotocollage, la pittura e soprattutto il linguaggio fotografico in diversi luoghi del centro storico di Matera in particolare presso: Palazzo Lanfranchi / Museo Archeologico Domenico Ridola / San Francesco D’Assisi / Cattedrale / Museo Diocesano / Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile/ San Pietro Barisano.

La fotografia in questo progetto è stata utilizzata come linguaggio di comunicazione di sè, della propria interiorità e unicità, come strumento per veicolare il coraggio e l'iniziativa, per far uscire dal proprio isolamento, per portare i partecipanti a raccontare le loro emozioni.

Le fotografie realizzate raccontano non solo dell’individualità del singolo, ma anche dell’unione del gruppo formatosi durante questa esperienza e dell’umanità.

Il filo ispiratore e conduttore de Il Sé Latente nei fotogrammi della nostra esistenza, è l’uso partecipativo dei nuovi media, il coinvolgimento, la crescita individuale attraverso il contesto del lavoro di gruppo.

L’esposizione è stata curata in collaborazione con il Matera International Photography e con Arti Visive Gallery.

All’inaugurazione saranno presenti: la Presidente dell’Associazione Lucia D’Antona e le volontarie, i soci, gli autori Angelo, Cosimo, Giorgia, Lino, Luciana, Maria Lucia, Roberto, Santa e Santina, la Presidente e legale rappresentante Rosangela Maino OLTRE L’ARTE società cooperativa a r.l., l’arteterapeuta Carla Cantore, l’Arcivescovo S.E. Mons. Don Pino Caiazzo e Geo Coretti/Blu Video.

Inoltre l’associazione A.Ma.Sa.M. ringrazia: l’Arcidiocesi di Matera-Irsina, Don Angelo Gallitelli, la Direzione regionale Musei della Basilicata e la dott.ssa Silvia Padula, Funzionario Storico dell’Arte, OLTRE L’ARTE società cooperativa a r.l., Geo Coretti – Blu Video, Arti Visive Gallery e il Matera International Photography.

La mostra resterà aperta dal 19 al 24 giugno 2021 dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17,30 alle 20,30 – ingresso libero.

SCATTI #PEOPLEFIRST

6 ottobre 2020 ore 18,30
TEATRO ROSSINI - GIOIA DEL COLLE (BA)



WORKSHOP
L'ARTE E' TERAPIA?


L'arte ha sempre qualcosa da offrire e l'arte terapeuta è il mediatore, facilitatore e portavoce delle riccheze interiori di ogni individuo, senza giudizio e discriminazioni.

INTERVENGONO
Antonello DI GENNARO - FOTOGRAFO
Carla CANTORE - ARTETERAPEUTA
Pietro PARADISO - STILISTA
Nicoletta PAVONE - ASSOCIAZIONE A.SO.TU.DIS

MODERA
Rosa SURICO

ORGANIZZATORE
LO STATO SOCIALE DELLA FOTOGRAFIA

MOSTRA FOTOGRAFICA
SCATTI

Il centro storico di Gioia del Colle visto dai ragazzi dell'Associazione A.So.Tu.Dis
Progetto a cura di Alessandro Capurso

RI-VEDERE


3 INCONTRI CON 2 FOTOGRAFI
Antonello DI GENNARO e Carla CANTORE
esplorano il linguaggio fotografico come strumento per narrare, attraverso le immagini la società.

sabato 12 settembre 2020
venerdì 18 settembre 2020
venerdì 25 settembre 2020
dalle ore 17.00 alle 19.00

CHIOSTRO DELLA TORRE NORMANNA SVEVA - RUTIGLIANO (BA)



LA LINEA del TEMPO SOSPESO - RUTIGLIANO (BA)

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Seconda tappa della mostra fotografica "LA LINEA del TEMPO SOSPESO" nata dal contest fotografico racconta "Il tuo mondo dentro casa" organizzato durante il periodo del lockdown | covid-19 da Interno Giorno.

Vernissage sabato 12 settembre ore 19
presso il MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO - RUTIGLIANO (BA)

La mostra resterà aperta dal 12 al 26 settembre 2020
orari mostra 17 - 21

INGRESSO LIBERO

IL COLLAGE: SPECCHIO EMOTIVO.

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Narrarsi è sì un viaggio nella memoria ma è soprattutto un raccontarsi nel qui e ora, ed è proprio su questo che bisogna soffermarsi, sulla modalità narrativa e su come vengono espressi o rappresentati gli avvenimenti e le relazioni.
Nel processo di narrazione di sé, il collage o foto collage; è un lavoro che spinge il narratore a compiere delle scelte, a fare una selezione, a scartare. Inoltre come si relaziona con questi elementi, la facilità o difficoltà nello strappare le pagine, nel tagliare e ricomporre il materiale da inserire, il rimanere nei bordi di un foglio bianco o a uscire da esso, eseguire le indicazioni o chiedere di poter andare oltre possono fornire indicazioni di come il partecipante organizza la sua vita, la sua quotidianità, come si relaziona con le parti di sé e gli altri.
In questo modo si rende visibile ciò che è invisibile, il proprio paesaggio interiore, le proprie parti ombre.
Le fotografie o parole delle riviste saranno scelte ma soprattutto attrarranno l’autore.
Il collage diventa uno specchio del mondo emotivo dell’autore. I partecipanti forse sceglieranno immagini e parole più di quanto possano servire effettivamente, come quando si prepara il bagaglio e si porta più vestiario del necessario.
Il laboratori in cui si utilizza il fotocollage porta i partecipanti verso una scelta ad una immersione nel qui e ora, a ritrovarsi in un caos di frammenti e a portare alla luce un’opera che parla di ognuno di loro. Il fotocollage racconta il viaggio fisico e emotivo, tramite la scelta di immagini e parole ritagliate da alcune riviste.
In questa opera bidimensionale l’invisibile sarà diventato visibile. Frammenti del mondo interno rimanderanno al mondo esterno, in questa sovrapposizione e intersecazione, dove alcuni saranno chiari altri invece saranno intuibili e avranno bisogno di un orientamento del conduttore per essere portati alla luce, in questo spazio esperienziale arteterapeutico in cui ciò che è già noto viene visto in maniera diversa. Diventa così, un narrarsi in modo nuovo e diverso rispetto al modo in cui ci vediamo nel mondo.
Un dialogo che inizia tra il dentro e il fuori, nel setting arteterapeutico, un luogo dove potersi mettersi in gioco, intimo ed accogliente, in cui l’anima possa abitare, trarne nutrimento, e dialogare con se stessa e con l’altro da se. Cosi come scrive Eugenio Borgna “Non c’e esperienza dell’io che non sia esperienza del mondo. Noi siamo gettati e immersi nel mondo con le nostre speranze e le nostre disillusioni, le nostre angosce e la nostra disperazione, le nostre attese e la nostra gioia. Non c’e l’io, da una parte, e il mondo delle cose e delle realtà umane, dall’altra; ma l’io si riflette nel mondo e il mondo si rispecchia nell’io in una circolarità senza fine.” 1

Ciò che si vive nel processo creativo del collage è de-strutturazione, ri-costruzione e ri-generazione, dove l’angoscia della distruzione del vecchio mondo viene placata grazie alla libertà concessasi di crearsene uno nuovo. Grazie al processo creativo l’arteterapeuta accompagna il partecipante a de_strutturare, destituire una parte di sé da significati acquisiti nel corso della vita, a rendere visibile il proprio vissuto interiore, bisogni e comportamenti, a creare qualcosa di nuovo che sviluppi responsabilità, consapevolezza e presenza che definiscono l’esser al mondo. L’arteterapeuta porta il partecipante a gestire un momento molto importante, quello della separazione dall’opera creata, da un momento vissuto come fortemente proprio si passerà ad un momento di forte sofferenza derivante dal distacco dal prodotto creato, che potrebbe essere percepito come un vero e proprio lutto. Ma solo quando si riconosce che l’opera creata è altro da sé, anche se espressione di sé, allora l’arteterapeuta può intervenire e utilizzare come mediatore il prodotto artistico per entrare in relazione con il cliente e in relazione tra l’autore e il prodotto stesso. In queste opere si riconoscono storie di un’umanità invisibile, di una memoria sospesa, cuori di uomini e donne in cui affiora tutte le emozioni che si vivono : felicità e sofferenza, amore e rabbia, coraggio e paura.
Come afferma Silvia Auditori nel capitolo_ Dal Frammento al racconto: l’uso del collage nella relazione d’aiuto “Mi soffermo brevemente sul una riflessione sul rapporto tra fotografia e collage di R. Krauss, la quale afferma che <<il principio del collage e quello della fotografia sono intimamente legati>>, poiché secondo l’autrice, entrambe riportano l’uomo a riconsiderare la realtà non più <<(…) illimitata e arbitraria>> ma piuttosto fa considerare <<ogni rappresentazione come nient’altro che una collezione di frammenti>> ed essendo la fotografia <<(…) necessariamente fotografia del mondo ci arriva sempre come un frammento>> 2
Il collage è uno strumento adatto ai tutti per portare alla conoscenza di se stessi, delle proprie emozioni e prenderne consapevolezza. Il collage permette in maniera molto semplice di accedere al proprio mondo emotivo, percepirlo e rappresentarlo considerando che in alcuni momenti della nostra esistenza o alcune di noi, possono percepire una difficoltà introspettiva e a esprimere verbalmente le proprie emozioni.

Inoltre è importante, per poter relazionarsi con il partecipante, come arteterapeuta avere una forte consapevolezza dei propri pregiudizi, riuscire a metterli da parte temporaneamente e poter così far accedere il partecipante al proprio mondo interno, unico e diverso da quello degli altri, portarlo a comprendere che non esiste un mondo oggettivo ed universale. Quindi l’arteterapeuta dovrà astenersi da dare giudizi, spiegazioni, consigli o creare una competizione sulla prestazione.
La relazione si baserà sulle sensazioni che le immagini e/o l’opera evocano nel cliente e da questo nascerà uno scambio. Tutto sarà focalizzato su un codice di tipo analogico che permetta di sentire, percepire quello che visualizzo e realizzo mantenendo un filo con il proprio mondo emotivo. Sarà importante che si mantenga un rapporto con le proprie emozioni che vengano verbalizzate e che sia dia un senso a tutto questo nella vita affettiva, relazionale, di studio e professionale.

I partecipanti utilizzeranno come materiale: riviste, forbici, colla, riviste, giornali, cartoncini e perforatrice, colori a matite e a spirito.
Quando l’autore crea l’autoritratto utilizzando la tecnica del collage, utilizza dei frammenti di immagini non personali, c’è una decostruzione e ricostruzione. Tale attività arteterapeutica è utilizzata per permettere ai partecipanti di creare un proprio autoritratto metaforico, ricco di significati simbolici dando così la possibilità di esprimersi liberamente in una forma artistica, emotiva e di poter navigare nel proprio immaginario.
Al termine della creazione si chiede a ognuno di condividere il proprio stato d’animo per poter prendere consapevolezza delle proprie emozioni e della visione di se stessi in cui si chiede di dare un titolo al proprio autoritratto e di descriverlo. “L’opera diventa proiezione all’esterno del mondo in cui l’artista ritiene di essere visto o di dover essere visto”

Carla Cantore | Arteterapeuta


1 Eugenio Borgna cit. pag 2 “Abitare gli spazi dell’anima” http://operatori.artiterapie-italia.it/1186/abitare-gli-spazi-dellanima-la-tecnica-del-collage-in-arteterapia/
2 Auditori S. “Le nuovi arti terapie. Percorsi nella relazione d’aiuto”

Bibliografia
Acocella Anna Maria e Rossi Oliviero (2013) Le nuovi arti terapie. Percorsi nella relazione d’aiuto. Franco Angeli S.r.l. Milano
Aliprandi Maria, Belgiojioso Francesca, D’Ercole Agata, Gusmani Chiara, Calò Serena. A cura di Sara Guerrini e Gabriella Lilli (2016) Oltre l’immagine. Inconscio e fotografia. Postcard S.r.l., Roma
Barthes Roland (1980) La camera chiara. Nota sulla fotografia. Einaudi, Torino
Barthes Roland (2002) L’impero dei segni. Piccola Biblioteca Einaudi, Bologna
Demetrio Duccio (1995) Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé. Raffaello Cortina Editore
Ferrari Stefano (2002) Lo specchio dell’Io, Autoritratto e psicologia. Editori Laterza, Roma
Guerra Simona (2016) Fotografia Consapevole, scrittura e fotografia si incontrano. Micropress Edizioni. Fermo
Malchiodi Cathy A. (2018) Arteterpia. L’arte che cura. Giunti Editore S.p.A. Firenze
Marra Claudio (1990) Scene da camera. Edizioni Essegi, Ravenna.
Piccini Fabio (2010) Tra Arte e Terapia. Utilizzi clinici dell’autoritratto fotografico. Cosmopolis da M.G. Torino
Poster Erving (1988) Ogni vita merita un romanzo. Quando raccontarsi è terapia. Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore. Roma
Rossi Oliviero (2009) Lo sguardo e l’azione. Edizioni Universitarie Romane, Roma
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