La sacralità nel popolo di Canna (CS)
Il culto della Madonna del Soccorso a Canna (CS)
La devozione alla Madonna del Soccorso è particolarmente sentita nel paese di Canna, ma anche in tutto il comprensorio. Canna, oggi, ha conservato l’aspetto tipico di un borgo circondato da ulivi secolari e dai boschi li è situato la Chiesa Madre in cui è custodita la Madonna del Soccorso. Secondo una ricerca storica la devozione alla Madonna del Soccorso è molto antica, è fu inizialmente praticata nella chiesa dei Padri Riformati in tempi molto remoti. Si narra che i Padri Riformati custodivano con gran decoro una miracolosa immagine della Madonna dipinta da San Luca e portata da Gerusalemme da un frate francescano approdato a Sant'Eufemia che si ammalò e morì presso i Padri Riformati. Quest'immagine fu di grande venerazione per le sue continue grazie ma attualmente non se n'è trovata alcuna traccia e risulta scomparsa. Un'altra leggenda narra che il culto al culto della Madonna inizia dopo il ritrovamento di un quadro della Vergine smarrito dagli Angioini, che verso il 1265 arrivarono nelle zone di Nicastro (ora Lamezia Terme) a combattere contro gli Svevi. Infatti da questa leggenda nacque un canto dialettale anticamente cantato durante la festa. In una strofa si canta che la sacra Immagine venne trovata in un groviglio di spine dopo tantissimo tempo (...era tutta di spini cuviruta, e mò è di rose e jiuri 'ncurunata...). Ma la vera storia narra che nel 1719 nel territorio di Magolà era presente un'edicola votiva ("conicella"), eretta dai fratelli Gatto per devozione, in quanto la Vergine era stata prodiga di grazie e di miracolo verso quelle persone che accorrevano a Lei. La devozione si diffuse allora in tutta la zona e in altri paesi della Calabria. Nel novecento ritorna tutto alla normalità, e si iniziano a fare i festeggiamenti in onore della Madonna, che furono stabiliti subito dopo la terza domenica di maggio, preceduta dalla novena. Il sabato era uso fare la giornata, in cui si stava un giorno intero con la Madonna e si cantavano inni tradizionali. Il giorno della festa, dopo diverse messe, partiva la processione con la statua della Madonna del Soccorso, e si affacciava dal colle per benedire la città.