Cucibocca
Misteriose figure vestite di scuro con mantello o vecchi cappotti si aggirano nella notte in cerca di silenzio. “Silentium sit vobis charum ut viveret non sit amarum” (Il silenzio vi sia caro affinché il vivere non sia amaro) è il monito diffuso da queste figure della notte.
Con la testa coperta da un cappellaccio, o un disco di canapa da frantoio, e il viso incorniciato da una folta barba bianca si presentano alla comunità. Al piede una catena spezzata che striscia sul selciato con un sordo rumore. Bussano alle porte e chiedono offerte in natura con in mano un canestro, una lucerna ed un lungo ago. Scompaiono nel buio con l’avanzare della notte.
Tradizioni antiche che segnavano le fine delle festività, delle libagioni natalizie e segnalavano l’approssimarsi della Quaresima. Non si conoscono le origini dei cuci-bocca che si perdono nella notte dei tempi. Secondo una credenza antica la figura di questi personaggi sarebbe legata alla strage degli innocenti ordinata da Erode per uccidere il Bambino Gesù. Ma secondo altri i cuci-bocca sarebbero stati inventati anticamente da quei salariati, sfruttati dal padrone, che per una sera mascherandosi irrompevano nella casa padronale durante la ricca cena delle “nove cose” e come per una sete di giustizia, pur facendo i giullari e ballando e cantando, prendevano dalla ricca tavola imbandita tutto quello che capitava sottomano.